Riprendiamo un interessante articolo del Corriere della Sera online (vai alla pagina).
Un progetto sicuramente ambizioso
Gli scienziati cinesi hanno annunciato la costruzione di una centrale solare spaziale di 1 km a 36.000 km dalla Terra, in grado di trasmettere energia continua tramite microonde. Sebbene simili progetti siano in fase di studio in diverse nazioni, la Cina sembra determinata a concretizzare l’idea.
Tecnologie e sviluppi
Il progetto, denominato Space Solar Power Station (SSPS), è paragonato alla Diga delle Tre Gole per portata e ambizione. L’energia solare raccolta nello spazio verrebbe convertita in microonde e inviata a stazioni riceventi sulla Terra, garantendo una fornitura energetica stabile e superando i limiti dell’energia solare tradizionale.
Il lancio dei componenti avverrà tramite il razzo riutilizzabile Long March-9, in grado di trasportare oltre 150 tonnellate in orbita bassa. Secondo Long Lehao, responsabile del piano, l’energia prodotta annualmente sarebbe equivalente a tutta la riserva estraibile di petrolio sulla Terra.
Potenziali impatti e valutazioni
- Benefici ambientali: l’uso di energia solare spaziale ridurrebbe la dipendenza dai combustibili fossili, abbattendo le emissioni di CO2 e contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico. Inoltre, eliminerebbe i problemi di intermittenza delle fonti rinnovabili terrestri.
- Possibili controindicazioni: rimangono interrogativi sulla sicurezza della trasmissione delle microonde, sul rischio di interferenze con le comunicazioni e sul potenziale impatto ambientale del lancio di numerosi razzi. Inoltre, il recupero di detriti spaziali generati dall’infrastruttura potrebbe diventare una sfida.
- Impatto socio-economico: nel breve termine, il progetto richiederà ingenti investimenti pubblici e privati, stimolando l’industria aerospaziale e tecnologica cinese. A medio termine, potrebbe favorire una transizione energetica sostenibile, riducendo i costi dell’energia e creando nuove opportunità economiche.
- Alternative di investimento: le risorse destinate alla stazione spaziale potrebbero essere impiegate in altre iniziative ambientali, come il potenziamento delle energie rinnovabili terrestri, il miglioramento dell’efficienza energetica e la riforestazione. Tuttavia, il progetto spaziale rappresenta una scommessa tecnologica che potrebbe aprire la strada a nuove soluzioni energetiche per il futuro.
Un passo verso il futuro
Questo progetto segna un progresso significativo nella capacità dell’umanità di sfruttare l’energia su scala globale. Secondo la Scala di Kardashev, un sistema che classifica le civiltà in base alla loro capacità di utilizzare l’energia disponibile, il nostro attuale livello è ancora inferiore al Tipo I, che corrisponde a una civiltà in grado di sfruttare tutte le risorse energetiche del proprio pianeta. Sebbene lontano dalla realizzazione di una megastruttura come la Sfera di Dyson, che ipoteticamente catturerebbe tutta l’energia di una stella, questa iniziativa rappresenta un primo passo concreto verso un futuro di indipendenza energetica globale.